il Museo del Vino
Bottiglie venute da ogni tempo, da ogni dove, da vigne e vendemmie note e sconosciute, a parlare il linguaggio universale del vino. Pagine di storia dell’enologia italiana ed internazionale contrassegnate da etichette policrome, un po’ stinte dello scorrere del tempo che, da austeri scaffali, offrono all’attenzione, alla curiosità, allo stupore dei visitatori. Vi si accede da un cancello medioevale a scomparsa in ferro battuto, nella suggestione di pareti a volte gremite dall’archivio storico dei grandi rossi della Fattoria.

il Museo di Civiltà Contadina
Il “Luneri di Smembar” – edizione 1931, tradizionale calendario popolare romagnolo, consente la lettura degli oggetti, degli arredo della grande, patriarcale cucina contadina. Che pare ancor vissuta e da cui s’avviano teorie de utensili di antico uso agricolo legati al lavoro della terra e preminentemente alla vinificazione. Sorprendono, sul fondo un monumentale trattore “Landini” , la cui stentorea, ritmica voce guidò i duri lavori della terra e le feste della trebbiatura, un torchio del 1600, ceramiche, rami, la carrozza del tenore Angelo Masini, un antico telaio. Una raccolta certosina, quella dei Pezzi, che consente una minuziosa, romantica lettura di un tempo lontano che continua ad affascinare chiunque si accosti ai profumi, alle case e alle cose dell’antica gente dei campi.

il Museo di Auto e Moto d’epoca

Lancia:
Alfa Romeo: Fiat:
Gilera: Guzzi: Sertum:
Aurelia B10 – Fulvia 2C.
1300 Spider Pininfarina – Montreal.
508 Balilla – 501 spider – 850 coupé sport Saturno500
Falcone 500 500