I “Pezzi” della Fattoria Paradiso l’hanno costruita lassù, alla sommità dell’erta detta del Barbarossa dove paesaggio e nostalgia regalano ancora echi di voci e richiami dell’antica gente dei campi; abbracciata dell’armonico andare delle colline verso la grande pianura, accarezzata dal respiro del mare.
L’hanno chiamata “Locanda Gradisca”, nome che evoca una romantica pagina del film “Amarcord” per ricordare il grande Federico Fellini, maestro, amico, estimatore.

L’hanno voluta fedele depositaria di una gastronomia del territorio rigorosamente ispirata all’Artusi, altro grande di questa terra, arricchita da forti connotati di gusto e piacere. Una sobria, elegante struttura che, alla seduzione del paesaggio all’ospite, il privilegio di sedersi “a tavola con la natura”.

I suoi interni costituiscono un coerente insieme di spiccata signorilità, che trae armonia dalle solenni soffittature in legno e dalla eleganza delle colonne portanti. Angoli romantici, l’ampio, fresco patio che ospitò Maria Cristina di Svezia nel suo peregrinare in Italia, la terrazza panoramica dedicata a Ferrer ed all’amico Luigi Veronelli, creano un ambiente discreto ed armonioso, volto a favorire quello spirito di aggregazione ed allegria, di cui, la tavola ha sempre saputo essere ispiratrice. “Locanda Gradisca”, così l’hanno voluta i Pezzi della Fattoria Paradiso , lassù all’ombra del secolare cedro del Libano, al centro del solare pianoro che fronteggia l’ampio e verde solarium e le piscine, oltre le quali la Vigna dello Spungone si avvia a braccetto dell’argentea macchia degli ulivi.